06 settembre 2024 – 13:45
I recenti temporali hanno causato gravi disagi agli abitanti di diversi comuni montani e del Canavese, i quali si sono trovati ad affrontare la fuoriuscita di acqua torbida dai rubinetti di casa e dalle fontane a partire dalla giornata precedente. La situazione è stata tale da richiedere l’intervento immediato di Smat, l’azienda responsabile della gestione dell’acquedotto torinese, che ha mobilitato autobotti per garantire il rifornimento idrico. L’origine del problema, verificatosi in alta quota, ha coinvolto i seguenti comuni: Groscavallo, frazione Forno Alpi Graie, Lanzo, Mathi, Grosso Canavese, Villanova Canavese, Nole, Rocca Canavese, Vauda Fronte Balangero, Barbania e Ciri nella zona più elevata.Smat ha comunicato che l’emergenza causata dall’alluvione è stata risolta già nella giornata precedente e che attualmente i tecnici stanno lavorando per ripristinare completamente il servizio entro la giornata odierna. Nei comuni interessati sono giunte le autobotti dotate di apposite rastrelliere per consentire ai cittadini di approvvigionarsi d’acqua in attesa del completo ripristino del servizio idrico. A Vauda Canavese sarà disponibile un punto di raccolta in piazza Aldo Moro. Inoltre, un’autobotte è stata inviata nella piazza professor Girardi a Forno Alpi Graie, frazione di Groscavallo situata a 1200 metri d’altitudine nella Val Grande di Lanzo e alimentata attraverso il serbatoio della provinciale 1 lungo la strada che conduce al Vallone di Sea.Si consiglia vivamente di non utilizzare l’acqua proveniente dai rubinetti per scopi alimentari al fine di evitare qualsiasi rischio per la salute pubblica e garantire il benessere dei residenti colpiti da questa emergenza idrica.
