07 settembre 2024 – 10:32
Il caso del ministro Sangiuliano rappresenta un precedente al quale non intendo associarmi. Se qualcuno ritiene che situazioni del genere possano indebolire il governo, temo che ciò non accadrà. È morto il re, viva il re: ieri, mentre la stampa era in attesa delle dimissioni del ministro, io mi trovavo già al Quirinale per nominare il nuovo membro dell’esecutivo. Non sono trascorse nemmeno 24 ore dalle dimissioni dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che Giorgia Meloni sale sul palco del forum di Cernobbio. Affronta immediatamente il caso che ha coinvolto l’ex esponente di governo, finito nei riflettori per lo scandalo legato alla consulente fantasma, sua amante Maria Rosaria Boccia. La premier desidera ringraziare Sangiuliano per l’ottimo lavoro svolto al Collegio romano. Si è dimesso ma non ci sono state condotte illegali. L’attenzione mediatica intensa ha trasformato una vicenda privata in una questione pubblica. Non credo sia opportuno prestarsi a questo tipo di situazione e quindi inizialmente ho respinto le dimissioni di Sangiuliano, spiega la presidente del Consiglio. Riguardo a Boccia, non credo sia necessario coinvolgersi in dispute con questa persona; lo dico pensando alle molte donne che hanno seguito questa vicenda insieme a me. Il mio concetto su come una donna debba conquistarsi uno spazio nella società è completamente opposto a quello di quest’altra persona; la frecciata sulla consulente mai nominata al Mic che Meloni continua a chiamare “quella persona” ne è la prova evidente.
