07 settembre 2024 – 18:45
Il panorama lavorativo a Torino e nel Piemonte si fa sempre più preoccupante, con un aumento esponenziale delle ore di lavoro e una situazione che sembra destinata a peggiorare. La città di Torino si conferma come la più cassaintegrata d’Italia, con un incremento del 72,4% rispetto all’anno precedente, mentre l’intera regione registra dati allarmanti. Il segretario regionale della Uil Gianni Cortese mette in guardia sul rischio imminente: entro il 2025 potrebbe esaurirsi il periodo massimo di fruizione degli ammortizzatori sociali, portando molte aziende sull’orlo del collasso. In particolare, il caso Mirafiori sollevato dalla Fiom evidenzia una drastica diminuzione della produzione automobilistica, con un calo dell’83% rispetto all’anno precedente. Se questa tendenza dovesse continuare, il 2024 si chiuderebbe con solamente 20 mila unità prodotte, ben al di sotto delle 200 mila necessarie per mantenere attivo lo stabilimento. Le prospettive per il futuro appaiono cupe: le aziende potrebbero essere costrette a tagliare il personale e procedere ai licenziamenti. È urgente trovare soluzioni concrete per fronteggiare questa crisi occupazionale che minaccia l’economia locale e nazionale.