10 settembre 2024 – 09:45
Questa mattina, nel cuore del quartiere residenziale di Meisino, un gruppo di abili artigiani è giunto per dare il via ai lavori volti alla creazione di una moderna cittadella sportiva nell’area che un tempo ospitava il galoppatoio. Tuttavia, la loro missione è stata interrotta da un coraggioso drappello di trenta cittadini, molti dei quali facenti parte del comitato “Salviamo il Meisino”, i quali hanno deciso di opporsi con fermezza a tale progetto. Accanto agli operai si sono schierati poliziotti e agenti della Digos, pronti a fronteggiare qualsiasi evenienza. I membri del comitato si battono strenuamente contro la trasformazione dell’area da quando l’idea è stata proposta lo scorso anno, temendo che la bellezza e l’integrità ambientale del parco siano compromesse dalla costruzione delle strutture sportive. Il piano prevede la realizzazione di un innovativo Centro dedicato all’educazione sportiva e ambientale del valore complessivo di 11,5 milioni di euro, finanziato attraverso i fondi provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’obiettivo è dotare l’area verde dell’ex galoppatoio di moderne attrezzature per la pratica di svariate discipline sportive; i lavori erano iniziati lo scorso settembre. Nonostante la protesta sia stata pacifica, non ha mancato di suscitare notevole scalpore nella comunità locale. Questo episodio richiama alla mente quanto accaduto in passato lungo corso Belgio a Vanchiglietta lo scorso febbraio, quando un’altra vivace opposizione da parte dei residenti aveva impedito all’amministrazione comunale di abbattere oltre duecento maestosi aceri presenti lungo il viale. In quel caso specifico, la protesta aveva portato ad un ricorso legale che aveva messo temporaneamente in standby il progetto urbanistico proposto dal Comune.
