10 settembre 2024 – 18:01
La storia della Valle d’Aosta è segnata da un passato oscuro, caratterizzato dalla pesante oppressione del regime fascista durante il Ventennio. Tuttavia, nonostante le avversità subite, la regione è riuscita a riaffermare la propria identità e il legame profondo con la propria terra, la cultura locale e le diverse lingue parlate sul territorio. La resilienza del popolo valdostano si è manifestata nella capacità di accogliere e integrare coloro che hanno scelto di stabilirsi in questa terra.Durante la visita istituzionale del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per celebrare l’80° anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell’Autonomia della Valle d’Aosta, il presidente della Regione Renzo Testolin ha sottolineato l’importanza dell’autonomia regionale. Testolin si è mostrato aperto a un possibile ampliamento delle competenze delle Regioni a statuto ordinario e ha evitato posizioni rigide sul tema dell’autonomia differenziata.Il sindaco di Aosta Gianni Nuti ha enfatizzato che essere autonomi non implica cercare di primeggiare sugli altri, ma piuttosto eccellere nell’accoglienza e nel servizio alla comunità. Nuti ha evidenziato che l’autonomia comporta la responsabilità di conoscere, rispondere e anticipare i bisogni dei cittadini, dimostrando una sensibilità verso le esigenze della collettività.In questo contesto di celebrazione e riflessione sulla storia e sull’identità valdostana, emerge la volontà di consolidare i valori di libertà, democrazia e solidarietà che hanno contraddistinto la Resistenza e contribuito alla costruzione dell’attuale autonomia regionale. La Valle d’Aosta si presenta come un luogo in cui le radici storiche si intrecciano con una prospettiva aperta al futuro, basata su principi di inclusione, rispetto reciproco e impegno per il bene comune.