La consigliera Rosanna Natoli ha espresso con fermezza la sua decisione di non dimettersi e di non accettare processi sommari nel suo intervento al plenum del Csm. Ha sottolineato che nessun atto di indagine è stato condotto dalla Procura di Roma e ha contestato il valore probatorio di una perizia presentata da una parte con numerosi procedimenti penali e disciplinari, definendola un atto privo di validità. Natoli ha evidenziato come la sua sospensione possa creare un pericoloso precedente, in cui basta che una procura emetta un’iscrizione per richiedere la sospensione di un consigliere del Csm. Questa situazione solleva questioni cruciali sulla trasparenza e l’imparzialità delle procedure legali, mettendo in discussione l’equità e l’obiettività nel trattamento dei casi giudiziari. La difesa della propria integrità e della correttezza delle pratiche legali rappresentano principi fondamentali che Natoli si impegna a tutelare con determinazione e coerenza.
La difesa dell’integrità e della correttezza nelle pratiche legali: la posizione ferma di Rosanna Natoli.
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