sabato 4 Ottobre 2025
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San Francesco Patrono d’Italia: Un Segno di Pace e Riconciliazione

Un’onda di riverenza e rinnovato senso civico avvolge l’Umbria e l’Italia intera, segnando l’inizio ufficiale delle celebrazioni per l’ottavo centenario della nascita di San Francesco.

La decisione, accolta con unanime consenso politico, di restituire a San Francesco il titolo di Patrono d’Italia, trascende la mera celebrazione storica, configurandosi come un potente atto simbolico di riconciliazione e ispirazione per il Paese.

La Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, nel suo intervento durante le solenni commemorazioni del 4 ottobre, alla presenza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, ha sottolineato come questo evento rappresenti una rara opportunità di convergenza nazionale, un momento propizio per riscoprire e riaffermare valori fondanti della nostra identità.

L’eredità francescana, più che una questione religiosa, si configura come un patrimonio culturale universale, un faro che illumina il cammino verso la pace, la giustizia sociale e la custodia responsabile del creato.
La “pace disarmante” di San Francesco, un concetto che nega la violenza come strumento di risoluzione dei conflitti, risuona oggi con una potenza ancora maggiore, in un mondo lacerato da guerre e disuguaglianze.

La Presidente Proietti ha esplicitamente invocato la memoria dei popoli martoriati, citando le drammatiche situazioni di Gaza, Palestina, Ucraina e tutte le aree del globo dove il conflitto dilania vite e comunità.
La celebrazione del francescanesimo, in questo contesto, si traduce in un imperativo morale: sostenere i percorsi di dialogo e riconciliazione, promuovere la diplomazia e l’assistenza umanitaria, e combattere le cause profonde della violenza e dell’ingiustizia.
Le iniziative che animano queste giornate, come la Marcia Perugia-Assisi, rappresentano un’eco dei valori pacifisti di San Francesco, riallacciandosi all’impegno di Aldo Capitini, figura storica di spicco del movimento per la pace e la non-violenza.
Questa marcia, in particolare, simboleggia l’unione di due anime pacifiste italiane, che hanno dedicato la loro vita alla costruzione di un mondo più giusto e fraterno.
L’occasione del centenario non è solo un’occasione di festeggiamenti, ma un invito a riflettere criticamente sulle sfide del nostro tempo, promuovendo un rinnovato impegno per i diritti umani, la protezione dell’ambiente e la solidarietà verso i più vulnerabili.

L’Umbria, terra natale di San Francesco, si fa custode di questo messaggio universale, proiettandolo verso il futuro con speranza e determinazione.
La decisione di onorare San Francesco come Patrono d’Italia rappresenta un atto di fiducia nel potere trasformativo della pace e della compassione, un messaggio di speranza per un mondo in cerca di riconciliazione.

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