sabato 4 Ottobre 2025
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Comune di Bari

Tragedia a Corsano: Lavoratore a Terra, Interrogativi sulla Sicurezza

La comunità di Corsano, in provincia di Lecce, è scossa da un tragico evento che ha spezzato la vita di un lavoratore di 58 anni.

La perdita, avvenuta durante i lavori di realizzazione di una vasca di raccolta delle acque meteoriche commissionata dall’amministrazione comunale ad una impresa edile locale, solleva interrogativi urgenti sulle condizioni di sicurezza nei cantieri e sulla responsabilità sociale del lavoro.

L’uomo, impiegato in attività di manovra, sarebbe deceduto a seguito del crollo parziale della struttura sovrastante la vasca in costruzione.
La dinamica precisa dell’incidente è ancora in fase di accertamento, ma l’ipotesi più accreditata è quella di un cedimento strutturale che ha travolto il lavoratore, privandone ogni possibilità di scampo.

L’episodio, che si inserisce in un contesto nazionale caratterizzato da un numero eccessivo di infortuni e decessi sul lavoro, riaccende il dibattito sulla necessità di una revisione profonda dei protocolli di sicurezza e di un’applicazione rigorosa delle normative vigenti.
Non si tratta semplicemente di rispettare la lettera della legge, ma di promuovere una cultura della prevenzione, in cui la sicurezza dei lavoratori sia una priorità assoluta, integrata in ogni fase del processo lavorativo, dalla progettazione all’esecuzione.
L’intervento tempestivo dei Carabinieri, coadiuvati dagli ispettori dello Spesal (Servizio per la Prevenzione, la Sicurezza e l’Ambiente sul Lavoro), è fondamentale per ricostruire l’accaduto, identificare le cause responsabili del disastro e accertare eventuali mancanze o negligenze che potrebbero aver contribuito alla tragedia.

L’indagine dovrà chiarire se siano state rispettate le procedure corrette per la valutazione dei rischi, l’impiego di dispositivi di protezione individuale adeguati e la formazione specifica del personale addetto.
Questo lutto, come tanti altri che lo hanno preceduto, rappresenta un campanello d’allarme per l’intera nazione.

È necessario un impegno collettivo, che coinvolga istituzioni, imprese, sindacati e lavoratori, per trasformare il lavoro in un’attività dignitosa e sicura, dove la vita umana non sia mai messa a repentaglio in nome del profitto o della velocità nell’esecuzione dei lavori.
La memoria della vittima deve tradursi in azioni concrete per evitare che simili tragedie si ripetano, garantendo un futuro più giusto e protettivo per tutti i lavoratori.
La solidarietà alla famiglia e ai colleghi del lavoratore scomparso è doverosa e si affianca alla richiesta di verità e giustizia.

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