26 agosto 2024 – 07:40
Il monastero benedettino di San Nicolò l’Arena rappresenta un autentico capolavoro dell’arte barocca in Sicilia, insignito del titolo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO sin dal 2002. La sua storia travagliata risale al Cinquecento, quando fu eretto per la prima volta, subendo poi gravi danni a causa dell’eruzione dell’Etna del 1669 e del terremoto del 1693. Grazie all’impegno e alla maestria degli architetti siciliani dell’epoca, tra cui spiccano i nomi di Ittar, Francesco, Carmelo e Antonino Battaglia, Palazzotto e Vaccarini, il monastero fu ricostruito e ampliato a partire dal 1702.Il complesso risultante si distinse per la sua straordinaria ricchezza artistica ed architettonica, diventando uno dei più imponenti d’Europa. Oltre ai suggestivi chiostri e ai giardini pensili che lo caratterizzavano, il monastero comprendeva un orto botanico, due piani destinati alle celle dei monaci e la nuova chiesa di San Nicolò. Di particolare pregio era anche la biblioteca interna, riccamente fornita di volumi antichi e manoscritti preziosi.Ogni angolo del monastero era arricchito da affreschi sontuosi e decorazioni scultoree di straordinaria bellezza. Imperdibile è anche la visita alla domus romana rinvenuta sotto l’edificio principale, testimonianza tangibile della stratificazione storica che caratterizza questo luogo unico. Infine, il Museo della Fabbrica conserva preziosi reperti legati alla storia e all’evoluzione architettonica del monastero nel corso dei secoli.Oggi il monastero benedettino di San Nicolò l’Arena è divenuto sede del prestigioso Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania, grazie all’intervento di restauro curato da Giancarlo De Carlo. Un luogo carico di storia e cultura che continua a incantare visitatori provenienti da ogni parte del mondo con la sua bellezza senza tempo.