La decisione della Camera di approvare la stretta sulla cannabis light, contenuta nell’articolo 18 del disegno di legge sulla sicurezza, ha scatenato aspre critiche da parte delle opposizioni durante il dibattito in Aula. Rachele Scarpa, esponente del partito democratico, ha sottolineato che la cannabis a basso contenuto di Thc ha effetti psicotropi paragonabili a quelli del basilico, mentre la noce moscata è considerata più drogante della sostanza che si sta rendendo illegale. Gianmauro Dell’Olio del Movimento 5 Stelle ha lanciato un monito, avvertendo che con questa decisione si rischia di mettere in crisi un’intera filiera economica. Inoltre, ha evidenziato come le organizzazioni criminali possano trarre vantaggio dal fatto che una parte dell’economia viene spinta verso l’illegalità. Angelo Bonelli dell’Alleanza Verde Sociale ha sollevato il dubbio sul perché oggi si decida di vietare la cannabis light nonostante il Tar abbia stabilito che essa non rientra tra le sostanze stupefacenti. Le posizioni divergenti e gli interrogativi sollevati durante il confronto parlamentare evidenziano la complessità e le implicazioni della questione legata alla regolamentazione della cannabis light e ai suoi effetti sulla società e sull’economia.
“La stretta sulla cannabis light: polemiche e dubbi nel dibattito parlamentare”
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