10 settembre 2024 – 15:31
I mercati finanziari sono in attesa di nuovi sviluppi dopo la flessione della scorsa settimana e il lieve recupero precedente, con particolare attenzione rivolta alla riunione della Banca Centrale Europea di giovedì e ai dati sull’inflazione che arriveranno dagli Stati Uniti domani, i quali potranno influenzare anche il prossimo meeting della Federal Reserve americana. Attualmente si registra un dato significativo relativo all’inflazione in Germania, confermando la stima preliminare: il tasso annuale è stato confermato al 1,9% ad agosto, in calo rispetto al 2,3% del mese precedente, segnando così il minimo dal marzo 2021. L’inflazione nei servizi è rimasta stabile al 3,9%, mentre i costi energetici sono diminuiti più rapidamente al 5,1% rispetto all’1,7% di luglio. Nel frattempo, i prezzi dei prodotti alimentari hanno registrato un’accelerazione passando dall’1,3% all’1,5%.Da evidenziare la debolezza economica cinese con l’indice CSI 300 che si avvicina ai minimi registrati all’inizio del 2019. Gli economisti di Morgan Stanley prevedono che Pechino debba investire fino a 1.400 miliardi di dollari nei prossimi due anni per stimolare l’economia e favorirne una crescita sostenibile.BMW ha rivisto al ribasso le stime per l’intero esercizio del 2024 a causa di ostacoli nel settore automobilistico legati al blocco delle consegne e a questioni tecniche riguardanti il sistema frenante integrato da parte di un fornitore.Il mercato azionario italiano peggiora le sue performance soprattutto a causa della pressione su Amplifon dovuta alla concorrenza dei nuovi AirPods di Apple. Sul Ftse Mib si registra un calo dello 0,7% a 33.383 punti con vendite su Unipol (-3,1%), Stellantis (-3,09%) e sulle banche tra cui Popolare di Sondrio con una perdita del 2,4%.Le Borse europee vivono una giornata volatile in attesa dei dati sull’inflazione statunitense e della riunione della BCE prevista per giovedì.L’Istat prevede una revisione al rialzo del Pil italiano per il 2021 compresa tra lo 0,9% e l’1,2% rispetto alla stima diffusa all’inizio del marzo 2024. Tuttavia si registra un calo consistente nella produzione industriale dal maggio del 2022 a luglio del 2024 secondo quanto riportato dalla nota dell’Istat sull’economia italiana.
