Il bacino del Reno, attraversando il territorio ferrarese, presenta una vulnerabilità intrinseca alle dinamiche erosive e alla stabilità delle sue sponde, come recentemente evidenziato da eventi calamitosi.
Attualmente, sono in avanzata fase di realizzazione interventi di risanamento urgente lungo il corso fluviale, specificamente nei comuni di Argenta e San Biagio, a seguito delle frane innescate dalle intense precipitazioni autunnali.
L’intervento, promosso e coordinato dall’Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e Protezione Civile, si configura come una risposta prioritaria a un rischio idrogeologico acuito.
Il piano di lavori, complessivamente finanziato con 1,5 milioni di euro, non si limita a una mera riparazione estetica, ma mira a ripristinare la funzionalità e la resilienza dell’argine.
Le operazioni comprendono un’accurata rimozione della vegetazione infestante, essenziale per analizzare lo stato del terreno e prevenire ulteriori cedimenti, scavi profondi per stabilizzare il piano golenale e la ricostruzione dell’argine stesso, impiegando tecniche di ingegneria naturalistica per favorire la reintegrazione ecologica del sito.
Parallelamente, sono state implementate opere di difesa attiva volte a mitigare l’impatto delle future piene e a proteggere le infrastrutture adiacenti.
I movimenti franosi, concentrati rispettivamente su 250 metri a monte del ponte della Strada Provinciale Cardinala (Argenta) e su 300 metri a monte della Strada Statale 16 (San Biagio), avevano compromesso la connessione tra il piano golenale, la porzione più bassa e più facilmente erodibile del territorio, e il corpo arginale, la struttura di contenimento principale.
La disconnessione aveva generato una situazione di grave pericolo, con il rischio di un ulteriore indebolimento della stabilità idraulica e di potenziali danni a infrastrutture e abitazioni.
La sottosegretaria alla Presidenza della Regione, Manuela Rontini, sottolinea come questi interventi siano parte integrante di un quadro normativo regionale volto alla difesa del territorio, un impegno continuo volto a garantire la sicurezza idraulica e la salvaguardia dell’ambiente.
Si tratta di una risposta concreta a un problema complesso, che coinvolge non solo l’aspetto tecnico dell’intervento, ma anche la necessità di una visione a lungo termine per la gestione del rischio idrogeologico, integrando misure di prevenzione, mitigazione e ripristino, con l’obiettivo di tutelare il patrimonio naturale e la qualità della vita delle comunità che vivono in prossimità del fiume Reno.
La resilienza del territorio si costruisce anche attraverso investimenti mirati e una pianificazione strategica che tenga conto dei cambiamenti climatici e dell’intensificarsi degli eventi estremi.