14 settembre 2024 – 11:12
La crisi che sta attanagliando il settore della moda italiana è profonda e preoccupante, come sottolineato da Confartigianato che ha lanciato l’allarme in merito al deterioramento degli indicatori nel corso dell’estate. Nei primi sei mesi del 2024, le imprese del comparto hanno registrato un significativo calo del 5,3% delle esportazioni, con una perdita di valore stimata intorno a 1,8 miliardi di euro. Questo si traduce in una diminuzione dei ricavi giornalieri da vendite all’estero pari a 9,7 milioni di euro nel periodo compreso tra gennaio e giugno. I mercati più colpiti da questo trend negativo sono stati la Svizzera con un crollo del 54,9%, il Regno Unito con una diminuzione del 9% e la Germania con un calo del 7,1%.Di fronte a questa situazione critica, Confartigianato si è rivolta al ministro delle Imprese Adolfo Urso attraverso una lettera inviata dal presidente Marco Granelli, evidenziando la gravità della crisi che sta colpendo soprattutto le piccole imprese del settore. Si è sollecitata l’adozione tempestiva di misure atte a evitare il tracollo dell’industria della moda e il rischio di perdere una delle eccellenze del made in Italy nel panorama manifatturiero nazionale.Il ministero si è impegnato ad esaminare attentamente le proposte avanzate dalla confederazione per sostenere gli imprenditori in questo momento difficile. È necessario agire rapidamente per garantire la salvaguardia di un comparto strategico per l’economia italiana e preservare l’eredità culturale e creativa che contraddistingue il settore moda nel nostro Paese.