L’organizzazione internazionale che si occupa di monitorare e tutelare i diritti umani, le Nazioni Unite, ha recentemente denunciato il governo venezuelano guidato da Nicolás Maduro per aver instaurato un clima di terrore nel Paese, in cui ogni individuo rischia di essere vittima della macchina repressiva statale.Secondo l’Onu, la violenza e le persecuzioni politiche sono aumentate in modo drammatico dopo le elezioni presidenziali contestate del 28 luglio, con l’obiettivo di soffocare qualsiasi forma di dissenso e reprimere brutalmente qualsiasi opposizione politica. Questi atti sono stati definiti crimini contro l’umanità, poiché non si tratta di episodi isolati ma fanno parte di una strategia sistematica per silenziare e reprimere chiunque osi dissentire dal regime vigente.La missione delle Nazioni Unite ha evidenziato che questa situazione ha contribuito a creare una delle peggiori crisi dei diritti umani nella storia recente del paese sudamericano. Le testimonianze raccolte confermano il grave deterioramento della situazione, con un aumento significativo degli arresti arbitrari e delle detenzioni politiche.Tra dicembre 2023 e marzo 2024, almeno 48 persone sono state arrestate con l’accusa di cospirare contro il governo, mentre a luglio il numero è salito a 120. A questi casi si devono aggiungere i circa 2.000 detenuti legati alle proteste sociali scatenate in risposta alla contestata rielezione di Maduro, avvenuta senza prove concrete e fortemente criticata dalla comunità internazionale.Questa situazione evidenzia la gravità della crisi politica ed umanitaria che sta vivendo il Venezuela, con gravi violazioni dei diritti fondamentali dei cittadini e un clima generale di oppressione e paura diffusa. La comunità internazionale è chiamata a intervenire per garantire il rispetto dei diritti umani nel paese latinoamericano e porre fine alle violazioni perpetrate dal governo in carica.
Crisi umanitaria in Venezuela: l’Onu denuncia violazioni dei diritti umani
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