17 settembre 2024 – 16:45
La sala d’ascolto presso l’ospedale Sant’Anna di Torino rappresenta un’inaccettabile mancanza di umanità, un incubo che si manifesta come un difetto strutturale. Josephine Yole Signorelli, conosciuta come Fumettibrutti, non può tollerare questa situazione. L’idea che il servizio per interrompere la gravidanza sia gestito da Pro Vita è inconcepibile per l’autrice transgender nata nel 1991. Dopo sette anni dedicati alla creazione di vignette, dopo aver fatto coming out e impegnandosi nell’attivismo digitale per combattere gli stereotipi e smontare i pregiudizi, Fumettibrutti si ritrova a pochi chilometri dall’ospedale in questione la sera del martedì 17 settembre. L’appuntamento è all’Hiroshima Mon Amour per la rassegna Back to school, Agenda 2030, che affronta tematiche legate al genere mescolando forza d’animo e poesia. Tuttavia, la mente della protagonista rimbalza continuamente su quelle quattro mura volute dalla Regione Piemonte. Questo luogo non solo non aiuta le donne indecise a fare una scelta libera, ma anche perché utilizza fondi pubblici – afferma Signorelli. Il diritto all’aborto dovrebbe essere garantito dalla Costituzione senza possibilità di discussione.
