Udienza preliminare per violenza sessuale: processo abbreviato per due giovani accusati di abusi durante festa con alcol e droghe.

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17 settembre 2024 – 16:45

Nella mattina odierna si è aperta l’udienza preliminare relativa al caso dei due giovani accusati di aver abusato sessualmente di una giovane ventenne durante una festa in cui era stata coinvolta dall’assunzione di alcol e droghe. Il processo sarà condotto con il rito abbreviato, e la discussione del pubblico ministero Davide Pretti è stata rinviata alla seconda metà di ottobre. L’accusa contesta loro il reato di violenza sessuale aggravata per aver agito in gruppo e approfittato della vulnerabilità della vittima.L’episodio risale al 10 ottobre 2023, quando le forze dell’ordine intervennero in un appartamento di via Stradella 88 a Torino e arrestarono tre giovani con l’accusa di stupro di gruppo. Dopo le indagini, uno degli indagati è stato scagionato poiché la ragazza non lo ha riconosciuto come uno degli aggressori. Attualmente sono sotto processo P.A.C., 21 anni, difeso dall’avvocato Nadia Garis, e P.O.T., 20 anni, assistito da Marisa Giovanna Ferrero. Entrambi hanno espresso pentimento e chiesto scusa: il primo ha inviato una lettera ai legali della vittima, mentre il secondo ha versato un risarcimento di 3mila euro.La giovane ha fornito agli inquirenti un resoconto dettagliato delle circostanze che hanno portato all’abuso subito durante quella notte turbolenta iniziata con l’invito a raggiungere un gruppo nel parco Dora. Dopo aver consumato alcol e droghe, la compagnia si sarebbe spostata nell’appartamento dove si teneva la festa. La ragazza racconta di aver perso i sensi e poi ritrovatosi con forti dolori addominali mentre diversi ragazzi stavano sopra di lei. Ha descritto urla e pianti mentre loro ridevano.Uno dei ragazzi avrebbe tentato maldestramente di giustificarsi prima di lasciarla sola in strada in uno stato d’animo devastante: “Ho visto gli altri farlo, quindi ho pensato potesse essere normale”. Gli indagati hanno ribadito alle autorità che credevano si trattasse di un rapporto consensuale, senza rendersi conto della gravità dell’abuso commesso. Ora spetta al giudice decidere sul destino dei due imputati davanti alla legge.

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