La cerimonia di inaugurazione della targa dedicata a Donato Carretta, ex direttore del carcere di Regina Coeli trucidato dalla folla nel 1944, ha suscitato riflessioni profonde sulla violenza e sulla giustizia. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha sottolineato l’orrore della ferocia della folla che si fa giustizia da sé, evidenziando l’importanza che la giustizia sia prerogativa dello Stato e che la legalità prevalga sull’emotività.L’evento ha visto la partecipazione di familiari di Carretta e anche di Angelo Salvatori, il coraggioso tranviere che si rifiutò di passare sul corpo inerme dell’ex direttore. La presenza delle autorità come il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, la presidente della Cassazione Margherita Cassano e il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli ha sottolineato l’importanza storica e simbolica dell’omaggio reso a Carretta.Il linciaggio subito da Carretta è stato definito come uno degli episodi più bui di quel periodo storico post-nazista per Roma, un monito sulla necessità di saggezza e capacità nell’affrontare le sfide democratiche. La targa commemorativa non solo ricorda Carretta ma invita a evitare episodi simili di violenza cieca e brutale, offrendo una riflessione sull’attualità in un mondo permeato dalla violenza.È fondamentale far prevalere la razionalità e il rispetto dei valori costituzionali per contrastare la spirale inarrestabile della violenza. La memoria di Donato Carretta rimane viva come monito per le generazioni future affinché si possa costruire una società basata sulla giustizia e sul rispetto reciproco.
Omaggio a Donato Carretta: la lotta contro la violenza e per la giustizia
Date: