Un anno trascorso sotto il segno di un impegno profondo e di una visione ambiziosa: questo è il bilancio della Fondazione Giulia Cecchettin, nata nell’ottobre 2024 come eco tangibile della perdita tragica di Giulia, il cui ricordo continua a illuminare un percorso volto a sradicare la violenza di genere.
L’evento a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, ha rappresentato un’occasione per ripercorrere i primi dodici mesi di attività e per delineare le strategie future, un cammino che si snoda tra educazione, sostegno alle vittime e sensibilizzazione capillare.
La Fondazione, animata dalla ferita e dalla resilienza di Gino Cecchettin, si concentra su un approccio multidisciplinare, riconoscendo che la violenza di genere non è un fenomeno isolato, ma il sintomo di una profonda disuguaglianza culturale e sociale.
L’educazione, in particolare quella rivolta alle giovani generazioni, assume un ruolo centrale: non si tratta solo di informare, ma di promuovere un pensiero critico, di stimolare l’empatia e di coltivare un senso di responsabilità condivisa.
L’obiettivo è formare cittadini consapevoli, capaci di riconoscere i segnali di allarme, di intervenire in modo sicuro e di costruire relazioni sane e paritarie.
Il presidente Gino Cecchettin, con la sua testimonianza diretta e potente, ha toccato il cuore di oltre 12.000 giovani in tutta Italia, trasformando il dolore in un motore di cambiamento.
Il suo messaggio è chiaro: contrastare la violenza di genere implica decostruire un sistema di credenze radicate, che naturalizzano il dominio maschile e la svalutazione delle donne e delle minoranze.
Si tratta di un lavoro arduo, che richiede un cambiamento culturale profondo, un’epurazione delle mentalità e un ripensamento dei modelli relazionali proposti dalla società.
“La vera sfida è un’evoluzione culturale che parta dall’educazione e si traduca in un impegno collettivo e costante,” ha dichiarato Gino Cecchettin.
L’azione individuale, pur significativa, deve confluire in un movimento sociale ampio e strutturato.
Solo così si potrà creare un ambiente in cui rispetto, uguaglianza e autonomia siano valori non negoziabili, non mere aspirazioni.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha sottolineato l’importanza di questo impegno a lungo termine, riconoscendo che la battaglia contro la violenza di genere richiede un’azione sistematica e una profonda riflessione.
Milano, città all’avanguardia nella promozione della parità di genere, rafforza il suo sostegno alla Fondazione, consapevole che nessuna campagna, per quanto efficace, potrà raggiungere il suo obiettivo se non si agisce sulle radici del problema.
Estirpare la cultura del dominio e del possesso, ereditata da secoli di disuguaglianze, è un compito complesso e urgente, che richiede un cambiamento di paradigma nella nostra società.
La Fondazione Giulia Cecchettin, con la sua visione coraggiosa e la sua dedizione instancabile, rappresenta un faro di speranza in questo percorso, un monito costante a non dimenticare e un invito a costruire un futuro più giusto e sicuro per tutti.