La stagione 2025/2026 del Teatro Stabile Torino si erge come un’esplorazione profonda dell’esistenza umana, un viaggio intellettuale e emotivo intrapreso nel settantesimo anno dalla sua fondazione.
L’apertura, prevista per il 6 ottobre alle ore 20 al Teatro Carignano, è affidata a una nuova, audace interpretazione di *Amleto*, l’eterno capolavoro di William Shakespeare.
La direzione artistica è curata da Leonardo Lidi, mentre la traduzione e l’adattamento del testo, cruciali per una risonanza contemporanea, sono stati affidati a Diego Pleuteri, neo drammaturgo residente del Teatro Stabile, un segnale di rinnovamento e di investimento nel talento emergente.
La scelta di *Amleto* non è casuale.
Il personaggio, figura emblematica della letteratura occidentale, incarna la complessità dell’animo umano, le sue contraddizioni, i suoi dubbi, la sua ricerca di senso in un mondo apparentemente corrotto e ingiusto.
Lidi, con la sua visione, intende restituire al pubblico un Amleto che trascenda le interpretazioni tradizionali, un Amleto capace di dialogare con le sfide e le ansie del nostro tempo.
Mario Pirrello assume il ruolo protagonista, portando con sé un’esperienza interpretativa che promette di rendere il personaggio particolarmente intenso e memorabile.
La serata inaugurale, un evento di rilevanza nazionale, sarà presenziata da una nutrita delegazione di figure istituzionali e culturali.
Il presidente del Teatro Stabile, Alessandro Bianchi, insieme al direttore Filippo Fonsatti e al direttore artistico Valerio Binasco, accoglieranno ospiti di spicco, tra cui Alessandro Voglino, presidente della Commissione Prosa del Ministero della Cultura, e le assessore alla Cultura dei Comuni di Torino e Moncalieri.
La presenza della segretaria generale della Fondazione Crt, Patrizia Polliotto, testimonia il sostegno finanziario e la partnership strategica che lega il Teatro Stabile al territorio.
La partecipazione della rettrice dell’Università di Torino, Cristina Prandi, sottolinea l’importanza del teatro come luogo di riflessione intellettuale e di formazione culturale.
Tra gli invitati, inoltre, figure di primo piano del panorama artistico nazionale e internazionale, a testimonianza del ruolo di leadership del Teatro Stabile Torino nel sistema culturale.
Dalla danza al cinema, dal libro al teatro stesso, la platea vedrà riunite personalità influenti che contribuiscono a definire l’identità culturale del Piemonte e del Paese.
La presenza di drammaturghi e registi come Rafael Spregelburd, insieme ad attori, scrittori e direttori di importanti festival e istituzioni culturali, arricchisce ulteriormente l’evento inaugurale, che si preannuncia come un momento di celebrazione e di rinnovamento per il Teatro Stabile Torino e per l’intera comunità culturale.
L’apertura di stagione, dunque, non è solo un evento teatrale, ma un vero e proprio atto di riflessione sul significato di “essere umani” nel contesto del settantesimo anniversario del Teatro Stabile Torino, un’istituzione che da decenni contribuisce a illuminare le ombre e a celebrare le luci dell’esistenza.