20 settembre 2024 – 14:31
Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha recentemente espresso la sua fiducia nel futuro economico del Mezzogiorno durante un discorso a Catania nell’ambito del Viaggio con la Banca d’Italia. Panetta ha evidenziato con prudenza i segnali positivi che l’economia meridionale ha mostrato negli ultimi anni, sottolineando che si tratta di indizi e non ancora di prove concrete. Guardando al futuro, il governatore ha sottolineato l’importanza delle consistenti risorse comunitarie disponibili e dell’attrazione di investimenti privati per favorire lo sviluppo della regione.Tuttavia, Panetta ha chiarito che per realizzare pienamente questo potenziale è necessario evitare politiche assistenzialistiche e concentrarsi invece su investimenti mirati e riforme strutturali volte ad aumentare la capacità produttiva. Uno dei pilastri fondamentali per lo sviluppo del Mezzogiorno è rappresentato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), insieme al nuovo ciclo di programmazione dei fondi strutturali e al Fondo di sviluppo e coesione, senza dimenticare il Fondo perequativo infrastrutturale dedicato alla regione.Panetta ha anche evidenziato come gli eventi geopolitici degli ultimi anni, dalla pandemia alla crisi energetica e ai conflitti in corso, abbiano messo in luce i rischi legati alle strategie di delocalizzazione produttiva. Le imprese dei principali Paesi stanno ponendo sempre maggiore enfasi sulla sicurezza degli investimenti e delle forniture strategiche, in particolare nel settore dell’energia.In questo contesto ricco di opportunità, il Sud Italia può giocare un ruolo chiave nella transizione verso un’economia verde e digitale. Panetta ha suggerito la possibilità di collocare data center dedicati all’intelligenza artificiale nel Sud, sfruttando le risorse energetiche rinnovabili a disposizione a costi competitivi.Tra le leve su cui il Mezzogiorno può contare spicca la Zona economica speciale (Zes), che copre ora tutte le otto regioni del Centro Sud. Il governatore ha lanciato un appello alle aziende italiane e straniere affinché considerino seriamente l’opportunità di investire nell’economia meridionale, vista la creazione di condizioni più favorevoli e il nuovo potenziale emerso dagli ultimi avvenimenti geopolitici.