Nel cuore delle Alpi Pennine, dove il confine tra Italia e Svizzera si fa labile e l’aria rarefatta svela panorami di rara bellezza, si è conclusa con successo un’operazione di soccorso alpino che ha messo alla prova la resilienza e l’esperienza dei volontari.
Un giovane escursionista, colto da un improvviso rallentamento nel suo itinerario, si era rifugiato in un bivacco sito al Passo del Gries, una location impervia che si erge a oltre 2400 metri di altitudine.
La notte trascorsa in quota, seppur in un luogo protetto, aveva reso la discesa mattutina particolarmente complessa.
Il ragazzo, benché in buone condizioni fisiche, si trovava di fronte a una sfida non banale, aggravata da una situazione meteorologica avversa.
Le raffiche di vento, persistenti e di notevole intensità, rendevano impraticabile l’utilizzo dell’elisoccorso, una risorsa fondamentale in contesti montani difficili.
La squadra di soccorso alpino della stazione di Formazza, rinomata per la sua competenza e professionalità, ha reagito con tempestività e metodo.
In considerazione delle condizioni atmosferiche proibitive, tre soccorritori altamente specializzati si sono mossi a piedi, affrontando un percorso ripido e tecnicamente impegnativo.
La scelta di un approccio terrestre, sebbene più faticoso e dispendioso in termini di tempo, si è rivelata la soluzione più sicura per evitare ulteriori rischi per il giovane escursionista e per il personale aereo.
L’intervento a piedi ha permesso ai soccorritori di valutare direttamente le condizioni del ragazzo, fornirgli supporto psicologico e assisterlo durante la discesa.
La comunicazione radio è stata cruciale per mantenere il contatto con la base e coordinare le operazioni.
La discesa controllata, condotta con prudenza e attenzione, ha garantito il rientro in sicurezza dell’escursionista.
Questo episodio sottolinea l’importanza di una preparazione accurata prima di affrontare escursioni in montagna, della conoscenza delle proprie capacità e dell’attrezzatura adeguata.
Evidenzia, inoltre, il ruolo imprescindibile del soccorso alpino, un servizio di pubblica utilità svolto da volontari altamente qualificati, pronti a intervenire in qualsiasi momento per proteggere la vita delle persone che amano la montagna.
La professionalità e il coraggio di questi uomini e donne, spesso operanti in condizioni estreme, rappresentano un patrimonio inestimabile per la comunità montana e un esempio di dedizione al prossimo.







