In un silenzioso tributo, a due anni dalla tragica data del 7 ottobre, un corteo composto da giovani e donne appartenenti alla Lega di Bari ha reso omaggio, con la deposizione di un ceto floreale, di fronte all’imponente facciata del Consolato di Israele.
L’azione, descritta in una dichiarazione ufficiale del partito, si configura come un atto di profonda vicinanza e memoria, volto a commemorare le innumerevoli vittime civili di un evento che ha scosso le coscienze globali.
Giuseppe Carrieri, commissario metropolitano, ha sottolineato l’imperativo morale di non relegare nella dimenticanza la ferocia inaudita che ha caratterizzato gli attacchi di Hamas.
Il sacrificio di vite innocenti, uomini, donne e bambini, non può essere inghiottito dall’oblio, ma deve rimanere scolpito nella nostra coscienza collettiva come monito e come stimolo all’impegno per la pace e la giustizia.
L’iniziativa a Bari si inserisce in un più ampio contesto di riflessione e commemorazione che coinvolge numerose comunità in tutto il mondo.
La data del 7 ottobre, segnata da una violenza destabilizzante e inaccettabile, rappresenta un punto di rottura, un momento cruciale che richiede un’analisi approfondita delle cause profonde e delle dinamiche che hanno portato a tale escalation di violenza.
Al di là del mero gesto simbolico, la cerimonia a Bari invita a una riflessione più ampia sulle responsabilità individuali e collettive, sull’importanza di contrastare l’odio e la radicalizzazione, e sulla necessità di promuovere un dialogo costruttivo tra le diverse culture e religioni.
È un’occasione per ribadire l’importanza del diritto internazionale, della protezione dei civili in contesti di conflitto armato e della ricerca di soluzioni pacifiche e durature per la regione, un’area troppo spesso dilaniata da tensioni e sofferenze.
La memoria delle vittime non può essere solo un ricordo del passato, ma deve tradursi in un impegno concreto per costruire un futuro di pace e di speranza.