Nuove scoperte nella riabilitazione: onde d’urto radiale e allenamento ad alta intensità migliorano la qualità di vita dei pazienti.

Date:

23 settembre 2024 – 17:45

Due importanti studi condotti da istituzioni accademiche di prestigio come Città della Salute e l’Università di Torino hanno aperto nuovi orizzonti nel campo della riabilitazione. La ricerca focalizzata sull’Atrofia Facciale Acuta (Afa) ha evidenziato miglioramenti significativi in vari parametri legati alla mobilità, alla forza degli arti inferiori e alla capacità respiratoria, con conseguenti benefici per il benessere psicofisico dei pazienti. Inoltre, le onde d’urto radiale Odu si sono dimostrate efficaci nel ridurre l’ipertono muscolare, una condizione caratterizzata dalla contrazione involontaria e continua dei muscoli anche a riposo.Queste importanti scoperte sono state possibili grazie all’impegno instancabile di Fabio Guglierminotti, fondatore e presidente dell’associazione 160CM, che ha generosamente donato il macchinario a onde d’urto radiale MP100 all’Ospedale Molinette. Lo studio sull’applicazione delle onde d’urto radiali ha dimostrato una significativa riduzione dell’ipertono muscolare nel breve e lungo termine, con effetti positivi sulla velocità di deambulazione, sull’equilibrio e sul tempo necessario per compiere semplici movimenti come alzarsi, camminare per tre metri e sedersi nuovamente.Le sessioni di allenamento ad alta intensità o multicomponente hanno ulteriormente confermato i benefici del programma terapeutico, evidenziando miglioramenti nella respirazione, nella forza muscolare e nei parametri legati alla mobilità. Queste ricerche aprono nuove prospettive nel campo della riabilitazione neurologica, suggerendo la possibilità di integrare l’utilizzo delle onde d’urto radiali con la terapia tradizionale per l’Afa.Grazie al sostegno generoso dei donatori e ai finanziamenti provenienti da enti pubblici e organizzazioni benefiche come il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Regione Piemonte e i club Rotary di Torino, è stato possibile realizzare questi innovativi percorsi terapeutici. Fabio Wolf, portavoce dell’iniziativa, sottolinea l’importanza di mantenere uno spirito attivo e dinamico nonostante la diagnosi di Sclerosi Multipla (SM), proponendo un approccio basato sul motto “Sempre in Movimento”. La sua esperienza personale dimostra che lo sport può essere un valido alleato nella gestione della malattia: attraverso lunghi percorsi in bicicletta ha sfidato i limiti impostigli dalla patologia, dimostrando che la sclerosi multipla non deve necessariamente significare dipendenza da una sedia a rotelle.

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