La comunità di Serrone, e l’intera provincia, si è stretta in un abbraccio commosso a La Forma, nel cuore della valle dell’Aniene, per dare l’ultimo saluto a Lorenzo Nucheli, giovane allievo pilota tragicamente scomparso insieme al comandante Simone Mettini in un incidente aereo.
La piazza Francesco Pais, normalmente teatro di eventi conviviali, si è trasformata in un luogo di profondo cordoglio, accogliendo una folla di persone desiderose di rendere omaggio a un ragazzo che incarnava i valori della dedizione, dell’altruismo e del coraggio.
Il feretro, inizialmente onorato con un funerale di Stato a Latina, ha compiuto il ritorno al paese natale, accompagnato da un silenzio denso di dolore e da un sentimento di profonda partecipazione.
Il vescovo di Palestrina, monsignor Mauro Parmeggiani, ha presieduto la cerimonia, impartendo una riflessione toccante che ha cercato di lenire il dolore dei presenti e di offrire una prospettiva di speranza.
L’immagine più suggestiva è stata senza dubbio quella del corteo funebre che, appena giunto a La Forma, è stato accolto e portato a spalla dagli amici di Lorenzo.
Un gesto spontaneo, intenso, che ha simbolicamente liberato il giovane dalla pesantezza del dolore e lo ha accompagnato nel suo ultimo viaggio.
La banda musicale, con note solenni e malinconiche, ha reso l’atmosfera ancora più commovente.
Il parroco, don Franco Proietto, ha commosso ulteriormente l’uditorio leggendo l’ultima lettera che Lorenzo aveva scritto al fratello, in occasione della sua cresima.
Un messaggio semplice, ma carico di affetto e di promesse: “Io per te ci sarò sempre”.
Questa frase, diventata un mantra collettivo, è stata ripresa in uno striscione affisso sulla piazza, testimoniando un legame indissolubile che trascende la morte.
Oltre al cordoglio, la cerimonia è stata un’occasione per celebrare la vita di Lorenzo, evidenziando il suo impegno sociale e la sua generosità.
Il volontariato con l’associazione di Protezione Civile Scalambra ne testimoniava la sensibilità verso i bisogni altrui e la volontà di contribuire al bene comune.
Il vescovo, rivolgendosi ai giovani, ha esortato a seguire l’esempio di Lorenzo, a superare le paure e a perseguire i propri sogni con determinazione e coraggio, ricordando che la vera grandezza risiede nell’altruismo e nella capacità di ispirare gli altri.
La scomparsa prematura di Lorenzo Nucheli lascia un vuoto incolmabile, ma il suo ricordo continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto, come un faro che illumina il cammino verso un futuro migliore.