24 settembre 2024 – 14:45
Condannato a 8 anni di carcere per maltrattamenti, lesioni personali e violenza sessuale ai danni della ex compagna, il 50enne di Pinerolo ha visto la sua condotta criminale giustamente punita. Botte, insulti e violenze carnali erano all’ordine del giorno, accompagnati dal controllo ossessivo su ogni quattrino che entrava in casa, compresi i sussidi statali destinati alla vittima. Il procuratore Antonella Barbera aveva richiesto una pena di 6 anni e 8 mesi, ma i giudici hanno deciso di infliggere una condanna ancora più severa.Tutto ha avuto inizio da una chiamata al numero d’emergenza 118 nel luglio del 2023, quando i vicini preoccupati per le urla provenienti dall’appartamento della coppia hanno dato l’allarme. I soccorritori si sono trovati di fronte a una scena agghiacciante: una donna nuda e ferita accanto a un uomo visibilmente alterato. La situazione è degenerata ulteriormente al Pronto Soccorso, dove l’uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale dopo essersi reso protagonista di comportamenti violenti.In tribunale, i carabinieri hanno descritto l’imputato come un individuo agitato e aggressivo, confermando così il quadro di abusi fisici e psicologici delineatosi durante le indagini. La vittima ha finalmente trovato il coraggio di denunciare gli orrori subiti quotidianamente, mettendo fine a una spirale di soprusi che sembrava non avere fine.La sentenza emessa dai giudici rappresenta un segnale forte contro la violenza domestica e testimonia l’importanza di dare voce alle vittime. È fondamentale che casi come questo non restino nell’ombra e che la società nel suo complesso si impegni nella lotta contro ogni forma di abuso e sopraffazione.
