venerdì 10 Ottobre 2025
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Ternana e Rimini: Inchiesta Federale e Accuse Gravi nel Calcio

L’inchiesta federale che coinvolge Rimini e Ternana, due realtà calcistiche partecipanti al Girone B di Serie C, si infittisce con un deferimento formale da parte del Procuratore Federale alla Commissione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale.
Le accuse, derivanti da segnalazioni puntuali della Commissione di Vigilanza sulle Infrastrutture Sportive (Covisoc), riguardano una pluralità di irregolarità di natura amministrativa, gettando ombre sulla gestione finanziaria e sulla trasparenza delle due società.
Al centro dell’attenzione per quanto riguarda la Ternana, figura la condotta di Stefano D’Alessandro, allora amministratore unico del club.

A D’Alessandro viene contestata la mancata regolarizzazione, entro la scadenza del 1° agosto 2025, del pagamento degli stipendi netti spettanti ai tesserati.
L’omissione, di gravità significativa, non riguarda un singolo episodio, ma configura una violazione reiterata, evidenziando una potenziale carenza strutturale nella gestione degli oneri finanziari verso il corpo tecnico e gli atleti.
La società stessa è deferita a titolo di responsabilità diretta, sottolineando l’accusa di una gestione finanziaria non conforme ai principi federali e agli obblighi di legge.

La recidiva contestata aggrava ulteriormente la situazione, suggerendo che episodi simili si siano verificati in precedenza.
Per quanto concerne il Rimini, l’attenzione si concentra sulla figura di Valerio Perini, amministratore unico del club, accusato di non aver provveduto, entro il 16 settembre 2025, al versamento delle ritenute Irpef relative agli emolumenti dovuti ai tesserati per le mensilità di maggio e giugno 2025.
Questa irregolarità, di rilevanza fiscale, implica un mancato adempimento degli obblighi tributari nei confronti dello Stato.

Parallelamente, a Perini e a Sauro Cancellieri, rispettivamente amministratore unico e sindaco unico della società, viene contestata una più grave accusa: aver consapevolmente sottoscritto e depositato presso la Covisoc una dichiarazione contenente informazioni false.
Questo comportamento, qualificato come attestazione di circostanze non veritiere, presuppone un tentativo di ingannare l’organismo di controllo e di mascherare la reale situazione finanziaria del club.

Anche il Rimini, come la Ternana, è deferito a titolo di responsabilità diretta e oggettiva, con l’aggravante della recidiva, suggerendo una cultura aziendale permissiva nei confronti delle irregolarità amministrative.
La vicenda solleva interrogativi significativi sulla governance delle due società e sulla necessità di rafforzare i controlli interni ed esterni per garantire il rispetto delle norme federali e fiscali, tutelando l’integrità del sistema sportivo e i diritti dei tesserati.
Le conseguenze legali e disciplinari derivanti da questo deferimento potrebbero essere pesanti, potenzialmente arrivando a sanzioni pecuniarie, penalizzazioni sportive e, nei casi più gravi, l’esclusione dalla competizione.

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