mercoledì 8 Ottobre 2025
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Mafia a Cortina: Tentativo di Infiltrazione nelle Olimpiadi 2026

Un’operazione congiunta dei Carabinieri, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia e delegata alla Procura di Belluno, ha portato all’arresto di tre individui, originari di Roma e collegati a un’organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti, con ambizioni di infiltrazione negli appalti legati ai Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026.
Le perquisizioni, eseguite simultaneamente a Cortina d’Ampezzo e a Roma, hanno coinvolto anche quattro persone ritenute contigue al gruppo, oggetto di indagine.
L’indagine, formalmente avviata nel giugno 2024, trae origine da un’inchiesta precedente della Procura di Belluno, risalente al 2022, incentrata su dinamiche di spaccio.

Nel corso delle investigazioni è emerso il coinvolgimento dei due fratelli arrestati, individui con precedenti penali e legami significativi con la frangia radicale degli ultras della Lazio, i cosiddetti “Irriducibili”, e con figure di spicco della criminalità romana, tra cui il noto Fabrizio Piscitelli, in arte “Diabolik”, assassinato nel 2019.
L’ostentazione di questa “eredità” criminale, volta a intimidire e a proiettare un’immagine di potere, ha rappresentato un elemento distintivo del modus operandi del sodalizio.
I fratelli, frequentatori assidui di Cortina d’Ampezzo, hanno deliberatamente coltivato l’immagine di capi malavitosi romani, una percezione poi confermata da un collaboratore di giustizia.
La loro strategia si è articolata in diverse fasi: inizialmente, il controllo del mercato della droga locale attraverso una rete di pusher, con l’uso della violenza nei confronti di chi non saldava i debiti; successivamente, la presa di controllo di alcuni locali del circuito della vita notturna, imponendo la programmazione di eventi e l’ingaggio di personale (buttafuori, addetti stampa, disc jockey) attraverso una società di comodo con sede a Roma, gestita dal terzo arrestato.

L’organizzazione mirava a estendere la propria influenza a eventi privati legati alle Olimpiadi e, più concretamente, a infiltrarsi negli appalti relativi ai lavori preparatori dell’evento del 2026.

Le accuse contestate includono una minaccia di morte indirizzata a un assuntore di droga moroso, sequestrato nel bagagliaio di un’auto, e altri episodi di violenza fisica nei confronti di dipendenti di ristoranti e alberghi, accusati di spacciamento non autorizzato.

Si evidenzia anche l’aggressione e la minaccia con arma da fuoco a un organizzatore di eventi di un altro locale, costretto a cedere l’attività in favore dei fratelli, e la reiterata intimidazione nei confronti del titolare di un rifugio/ristorante.

Un episodio particolarmente grave riguarda il tentato estorsione nei confronti di un membro della Giunta comunale di Cortina.
Gli indagati si presentarono al politico come imprenditori influenti in vista delle elezioni del 2022, offrendo un sostegno non richiesto e mirando all’ottenimento di appalti pre-olimpici.

Successivamente, dopo le elezioni, in seguito a un presunto, ma non provato, sostegno elettorale, fu inviato un messaggio minaccioso per sollecitare l’assegnazione dei lavori, richiesta infine respinta dall’amministratore.

L’operazione ha messo in luce un tentativo sistematico di condizionare la vita economica e amministrativa del territorio, sfruttando l’imminente evento olimpico come leva per attività illecite.

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