29 settembre 2024 – 11:45
Il video che ha scatenato la telenovela tra il banchiere Massimo Segre e l’imprenditrice Cristina Seymandi è stato al centro di un’istruttoria condotta dal Garante della privacy. Dopo un’approfondita analisi, è emerso che Segre aveva incaricato un investigatore privato di registrare un discorso durante una festa privata, con l’intento di utilizzare le immagini come prova in un eventuale contenzioso legale con la dottoressa Seymandi. La diffusione del filmato non è stata imputata a Segre, ma rimane ancora da scoprire chi abbia condiviso il video controverso.Durante l’indagine è stato confermato che la festa non prevedeva la presenza di giornalisti e che nessuno dei partecipanti aveva tale qualifica. Il video virale non ha violato le norme sulla privacy e il trattamento dei dati personali, poiché era destinato esclusivamente a fini legali. È emerso che l’investigatore privato ha inviato il filmato all’avvocato Campagnile per allegarlo a una causa legale.Massimo Segre ha dichiarato di non aver diffuso direttamente o indirettamente il video e che nessun suo collaboratore è coinvolto nella sua divulgazione. Allo stesso modo, non ci sono prove che implicano la dottoressa Seymandi nella diffusione del filmato. Pertanto, non sono state ritenute necessarie azioni da parte dell’Autorità competente in merito a questo caso specifico.