“Miria Pellegrini: l’icona di resilienza e umanità che ha lasciato un’impronta indelebile”

Miria Pellegrini è deceduta oggi all’età di 83 anni a causa di una malattia, lasciando un vuoto nel cuore di coloro che conoscevano la sua storia. Figlia di Rita Bertelli, è stata una delle poche bambine a sopravvivere alla strage di Sant’Anna di Stazzema avvenuta ottant’anni fa. A soli tre anni, Miria fu salvata dalla furia nazifascista grazie alla determinazione e al coraggio della madre che riuscì a nasconderla insieme al fratello Angelo nei campi circostanti il paese. Nonostante siano riusciti a sfuggire alla morte in quel tragico giorno del 12 agosto 1944, i segni del trauma rimasero indelebili nella loro vita.La figlia Paola Capovani racconta con commozione quei momenti drammatici vissuti dalla madre e dalla nonna Rita Bertelli. Quest’ultima, profondamente provata dall’eccidio subito durante la strage, trascorse gli anni successivi in uno stato mentale devastato, richiedendo cure costanti da parte della figlia Miria. Nonostante le difficoltà economiche e psicologiche affrontate dalla famiglia, Miria si distinse per la sua forza d’animo e dedizione verso i suoi cari.La vita di Miria fu segnata da sacrifici e rinunce, ma non mancarono momenti di gioia e serenità grazie alla sua natura semplice e altruista. Accudendo i fratelli e supportando la madre in ogni momento di bisogno, Miria dimostrò il suo amore incondizionato per la famiglia. La sua presenza luminosa e positiva ha lasciato un’impronta tangibile nella comunità locale, che oggi piange la perdita di un’icona di resilienza e umanità.In un mondo segnato da tragedie e sofferenze, la storia di Miria Pellegrini ci ricorda il potere dell’amore e della solidarietà nel superare le avversità più terribili. Il suo esempio resterà vivo nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla, ispirandoli a lottare per un futuro migliore basato sulla compassione e sulla speranza.