Le operazioni di pattugliamento dell’Unifil in Libano sono state interrotte a causa della crescente violenza nella regione. Il portavoce delle Nazioni Unite ha dichiarato che i peacekeeper non sono in grado di svolgere le attività di sorveglianza a causa dell’escalation dei combattimenti e dei continui attacchi con razzi. Questa situazione ha costretto le truppe dell’Unifil a rimanere posizionate nelle aree assegnate, limitando la loro capacità di movimento e di adempiere ai compiti loro affidati. La missione dell’Unifil, che conta circa 10.000 uomini tra cui soldati italiani, si trova ora in una situazione critica dovuta alla minaccia costante rappresentata dalla violenza in aumento. La comunità internazionale è chiamata a intervenire per garantire la sicurezza e la stabilità nella regione, affinché le forze di pace possano riprendere le attività di monitoraggio e protezione della popolazione civile.
Operazioni Unifil in Libano interrotte: necessario intervento per ripristinare la sicurezza
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