01 ottobre 2024 – 09:45
Nel tessuto urbano di via Frejus si sta assistendo alla proliferazione di attività commerciali che vendono alcolici, specialmente durante le ore notturne. Questo fenomeno preoccupante vede l’apertura del quarto negozio del genere entro un raggio di soli 400 metri. Oltre al discutibile senso di replicare un modello già presente in triplice copia, preoccupa il fatto che si stiano sacrificando realtà storiche come il negozio Robe di Kappa per dar spazio a queste nuove iniziative. Ciò genera non solo un impatto negativo sull’identità e sulla tradizione del quartiere, ma crea anche potenziali punti di aggregazione per individui in stato di ebbrezza che possono comportarsi in modo molesto e disturbante.La domanda sorge spontanea: come può l’amministrazione locale permettere una tale trasformazione del tessuto sociale? Qual è il reale valore aggiunto che queste attività commerciali apportano alla comunità se non altro disagio e insicurezza? È fondamentale considerare gli effetti a lungo termine di tali decisioni sul benessere collettivo e sulla vivibilità della zona. La tutela delle attività storiche, la salvaguardia dell’ordine pubblico e la promozione di uno sviluppo sostenibile dovrebbero essere i pilastri su cui basare le scelte urbanistiche ed economiche.È necessario riflettere sulle conseguenze sociali ed economiche di un simile cambiamento nel panorama commerciale locale. La valorizzazione delle tradizioni, il sostegno alle realtà consolidate e la creazione di opportunità lavorative sane e dignitose dovrebbero essere obiettivi prioritari per garantire una crescita equilibrata della comunità. In questo contesto, è imprescindibile coinvolgere attivamente i cittadini nel processo decisionale, ascoltando le loro esigenze e proteggendo il patrimonio culturale della zona da trasformazioni dannose per l’intera collettività.
