Francesco Recami, figura imprescindibile nel panorama letterario italiano contemporaneo, si è spento oggi a Firenze, la città che lo ha visto nascere il 20 luglio del 1956, lasciando un vuoto incolmabile per la famiglia, i lettori e l’editore Sellerio.
La notizia, diffusa dalla casa editrice, testimonia il profondo affetto e la gratitudine che circondavano l’autore, capace di creare universi narrativi unici e indimenticabili, pulsanti di un’ironia garbata e una profonda riflessione sull’identità italiana.
Il percorso di Recami è stato un’evoluzione costante, un viaggio che lo ha visto transitare da testi divulgativi e guide di montagna – testimonianza di una passione per l’esplorazione e la scoperta – a romanzi per ragazzi, *Assassinio nel paleolitico* e *Trappola nella neve*, per poi approdare a una narrazione più matura, intrisa di giallo e di una sottile disillusione.
*L’errore di Platini* segna una svolta significativa, l’inizio di una produzione letteraria caratterizzata da personaggi eccentrici, ossessionati da rituali e routine, intrappolati in una ricerca di significato all’interno di una quotidianità apparentemente banale.
Il romanzo *Il superstizioso*, che gli valse l’ambita cinquina del Premio Campiello, incarna perfettamente questa poetica, attraverso la figura di Camillo, un protagonista prigioniero delle sue manie e superstizioni, simbolo di un’Italia sospesa tra tradizione e modernità.
Questa attenzione alla condizione umana, alla fragilità dei personaggi e alla loro ricerca di un equilibrio precario, si ritrova anche nella serie dedicata ad Amedeo Consonni, tappezziere anziano al centro di un ciclo di gialli ambientati nella sua casa di ringhiera.
La “casa di ringhiera”, luogo simbolico dell’esistenza italiana, si trasforma in un palcoscenico di segreti, misteri e piccole trame che si intrecciano con le vite dei suoi abitanti.
L’opera di Recami, che prosegue con titoli come *Gli scheletri nell’armadio*, *Il segreto di Angela*, *Il caso Kakoiannis-Sforza* e *La verità su Amedeo Consonni*, è un affresco ironico e acuto di un’Italia complessa, un paese che fatica a confrontarsi con il proprio passato e a trovare un’identità solida.
Il rapporto con la casa editrice Sellerio, descritto come un legame profondo e duraturo, ha contribuito in maniera significativa alla sua crescita letteraria, creando una vera e propria sinergia editoriale.
La perdita di Francesco Recami lascia un vuoto incolmabile, ma la sua eredità letteraria continuerà a illuminare la scena narrativa italiana con la sua originalità, la sua ironia e la sua profonda umanità.