02 ottobre 2024 – 19:45
La Fondazione Crt si trova in un momento delicato, con l’inchiesta della Procura che coinvolge alcuni dei suoi vertici e membri del consiglio di amministrazione. L’indagine ruota attorno a presunti patti occulti tra i consiglieri, che potrebbero portare a rinvii a giudizio. La recente consegna degli avvisi di garanzia a Davide Canavesio e Anna Maria Di Mascio, ex membri del cda, ha scosso l’assetto dell’ente. Tuttavia, la linea dei vertici di Palazzo Perrone sembra essere quella di mantenere la stabilità e evitare stravolgimenti fino a ulteriori sviluppi dell’indagine.Canavesio è stato presidente di Ogr ed è considerato una figura chiave per il futuro della Fondazione, soprattutto per il progetto di valorizzazione del polo culturale di corso Castelfidardo. Il suo coinvolgimento nell’inchiesta potrebbe avere ripercussioni sulle dinamiche interne, ma al momento non sembrano esserci cambiamenti significativi nel programma della Fondazione. La gestione di Canavesio alle Officine Grandi Riparazioni è apprezzata e il sostegno dei vertici di via XX Settembre potrebbe confermarsi nel prossimo incontro.La situazione si complica ulteriormente con le dimissioni di altri membri del consiglio legate all’inchiesta in corso. La presunta congiura che ha portato alla sfiducia del segretario generale e alle dimissioni dell’ex presidente ha creato tensioni interne che potrebbero influenzare le future nomine all’interno del consiglio.Oggi è prevista una riunione cruciale per procedere con le nomine dei due consiglieri mancanti, indicati dalle Università locali. Queste nomine sono cruciali per completare il plenum e garantire una rappresentanza adeguata all’interno della Fondazione Crt. In attesa degli sviluppi dell’indagine e delle decisioni future, l’ente si prepara a affrontare un periodo di incertezza e cambiamenti imminenti.
