04 ottobre 2024 – 09:45
I carabinieri della stazione di Torino Pozzo Strada, con il supporto dei colleghi del Nas, hanno portato alla luce un caso di esercizio abusivo della professione medica da parte di una donna di 57 anni. È stata denunciata dopo che la figlia della paziente, allarmata dal repentino peggioramento delle condizioni di salute della madre, ha deciso di consultare diversi medici. I primi accertamenti hanno rivelato che all’anziana donna venivano somministrati farmaci senza prescrizione medica, anche attraverso terapie endovenose. Le visite avvenivano direttamente presso il domicilio della paziente, a fronte di un corrispettivo esorbitante di 800 euro a prestazione. Durante la perquisizione presso la presunta infermiera, i carabinieri hanno scoperto una vasta gamma di oltre cento farmaci non autorizzati, insieme a strumentazione medica inutilizzabile.La gravità dell’accaduto è emersa nel momento in cui si è constatato che la donna operava senza alcuna formazione o titolo legale nel campo sanitario, mettendo a rischio la vita dei suoi “pazienti” e lucrando sulle loro condizioni di salute vulnerabili. La presenza di una vera e propria farmacia abusiva presso la sua abitazione sottolinea l’estrema pericolosità delle sue azioni e l’assoluta mancanza di scrupoli nel trattare con la salute altrui.Questo episodio evidenzia ancora una volta l’importanza della regolamentazione e del controllo nel settore sanitario, al fine di proteggere i cittadini da pratiche illegali e dannose come quella appena scoperta. È fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi legati all’automedicazione e alle cure non certificate, affinché situazioni simili possano essere individuate tempestivamente ed evitate in futuro.
