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Parto notturno nel Valdarno: una nascita tra urgenza e umanità

Nella quiete notturna del Valdarno aretino, a Pieve a Presciano, un piccolo borgo incastonato nel territorio comunale di Pergine, si è consumato un evento di profonda umanità.

Intorno alle due del mattino, una donna di 34 anni ha accolto al mondo una figlia, in un parto domestico che ha richiesto la sinergia tra professionisti sanitari e la forza d’istinto materno.

La nascita, il secondo figlio per la partoriente, si è svolta nel comfort del suo salotto, una scelta resa necessaria dall’urgenza del momento e dalla distanza dal presidio ospedaliero.
La rapidità e l’efficacia della risposta sono state cruciali.
Ancora in fase prodromica del travaglio, i genitori hanno attivato contemporaneamente le risorse sanitarie: Nubia Fabbri, ostetrica dell’ospedale “La Gruccia” dell’ASL Toscana Sud Est, amica di famiglia e residente in una località limitrofa, e il servizio di emergenza 118, prontamente intervenuto con un’ambulanza della Misericordia Val d’Ambra.

L’abilità dell’ostetrica, unita alla tempestività dell’équipe del 118, ha permesso di gestire la situazione in modo sicuro ed efficace, consentendo il parto in ambiente domestico.

L’intervento dell’ostetrica Fabbri è stato determinante, guidando la partoriente attraverso le fasi finali del travaglio e garantendo un approccio personalizzato e rassicurante.
La nascita avvenne pochi minuti dopo il suo arrivo, un momento di intensa emozione, come testimonia la stessa Fabbri: “Un privilegio assistere a un evento così delicato e meraviglioso.

Un’esperienza che resterà impressa nel mio ricordo professionale e umano”.

Un sincero ringraziamento è stato espresso ai soccorritori della Misericordia Val d’Ambra, il cui intervento rapido e competente ha contribuito alla sicurezza della madre e del neonato.

Successivamente, madre e bambina sono state affidate alle cure del 118 per il trasferimento all’Ospedale della Gruccia a Montevarchi, dove è stato eseguito il clampaggio del cordone ombelicale.

La vicenda si inserisce in una notte particolarmente intensa per il reparto ostetrico, caratterizzata dalla nascita di ben cinque bambini in un arco temporale di dodici ore.
Un evento che sottolinea la vitalità e la continuità della vita, e l’importanza del lavoro di squadra tra professionisti sanitari e famiglie, per accogliere al meglio ogni nuovo arrivo.
Questa nascita domestica, pur nella sua inattesa urgenza, rappresenta un esempio di come l’assistenza sanitaria possa adattarsi alle esigenze individuali, coniugando sicurezza, professionalità e umanità.

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