La mostra “Vlad Tepes, Dracula: Tra Storia, Mito e Risonanze Contemporanee” offre un viaggio affascinante e complesso nella figura di Vlad III di Valacchia, noto universalmente come Dracula, ospitata nel suggestivo Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa a Trieste.
L’esposizione, aperta al pubblico fino al 14 novembre, non si limita a ripercorrere la vita del principe, ma indaga le intricate dinamiche che hanno portato alla sua trasformazione in un’icona culturale globale, un archetipo del male e del fascino oscuro.
L’allestimento si articola in due percorsi principali: uno dedicato alla ricostruzione storica di Vlad Tepes, nato nel 1431 a Sighisoara, in Transilvania, in un contesto geopolitico turbolento segnato dalle guerre ottomane e dalla lotta per l’indipendenza dei principati romeni.
Attraverso documenti d’archivio, mappe storiche e ricostruzioni d’ambiente, la mostra esplora le sue gesta di principe guerriero, le sue strategie politiche e le sue decisioni spesso brutali, alimentate dalla necessità di proteggere il suo popolo e il suo territorio.
Si svelano, così, le motivazioni dietro la sua fama di “Impalatore”, un soprannome che, sebbene frutto di un’esagerazione propagandistica, riflette una crudeltà pragmatica funzionale alla deterrenza.
Il secondo percorso si concentra sull’evoluzione del mito di Dracula, a partire dalla rielaborazione ottocentesca operata da Bram Stoker nel suo celebre romanzo.
La mostra analizza le fonti letterarie e culturali che hanno ispirato lo scrittore, evidenziando come la figura storica di Vlad Tepes sia stata mescolata a elementi del folklore slavo, della letteratura gotica e delle paure collettive dell’epoca vittoriana.
L’esposizione presenta una ricca collezione di testimonianze materiali che documentano la diffusione e la trasformazione del mito nel corso del tempo: cartoline d’epoca, manifesti cinematografici, francobolli tematici, articoli di giornale e riviste che testimoniano l’influenza duratura di Dracula sull’immaginario popolare.
Particolare attenzione è dedicata alla presentazione di oggetti simbolici, veri e propri talismani contro il vampiro: un “kit antivampiro” che include un martello, paletti, una croce, fiale d’acqua santa, un breviario, uno specchio, aglio, olio e incenso, evocando le pratiche di protezione e di esorcismo che alimentano la paura del soprannaturale.
La presenza della prima edizione originale del romanzo di Stoker, un prezioso documento che segna la nascita dell’icona moderna di Dracula, e un ritratto del principe Vlad, affiancati dalla sua firma autografa, offrono un punto di contatto diretto con la realtà storica e la sua reinterpretazione letteraria.
La mostra, collocata nel contesto storico-culturale del Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa, offre una riflessione sulla natura del mito, sulla sua capacità di reinventarsi nel tempo e sulla sua persistente attualità, interrogando il visitatore sulla complessa relazione tra storia, leggenda e rappresentazione mediatica.