05 ottobre 2024 – 13:45
Il prestigioso Palazzo Madama ha bisogno di raccogliere la considerevole somma di 50 mila euro per poter acquisire alcune parti del cofano appartenente al cardinale Guala Bicchieri e così poter ricomporre integralmente quest’opera d’arte di inestimabile valore storico. È lo storico dell’arte a lanciare un accorato appello alla generosità delle persone affinché contribuiscano a restituire al museo questo prezioso pezzo, che rappresenta un autentico tesoro del passato. Attraverso un video commovente, lo studioso invita il pubblico a mobilitarsi, ad aprire il proprio portafoglio e a partecipare attivamente alla causa.Il cofano in questione suscita emozioni intense anche in me, che mi occupo dello studio del Medioevo, poiché Guala Bicchieri fu una figura di spicco nell’Europa del tempo di Papa Innocenzo III e di San Francesco. Il suo ruolo di fondatore dell’Abbazia di Sant’Andrea di Vercelli, bibliotecario e collezionista, oltre che stretto collaboratore di Innocenzo III, lo rende una personalità straordinaria della storia medievale. Le cinque staffe mancanti, elementi metallici decorati con smalto floreale di Limoges che ornano il cofano, sono stati ritrovati nel 2019 presso un antiquario parigino e ora sono disponibili all’acquisto.L’obiettivo ambizioso è quello di raccogliere l’intera cifra necessaria entro la fine dell’anno: i 50 mila euro saranno destinati all’acquisto delle parti mancanti per restituire al Palazzo Madama l’interezza del cofano del cardinale. La campagna intitolata “Palazzo Madama ritrova smalto” mira proprio a recuperare queste staffe smaltate per completare l’opera d’arte. Le donazioni possono essere effettuate tramite la piattaforma online Rete del Dono, facilmente accessibile anche dal sito ufficiale del museo.Nonostante l’impegno richiesto dalla raccolta della somma considerevole per un istituto culturale civico come Palazzo Madama, la generosità del pubblico potrebbe rendere possibile il raggiungimento dell’obiettivo prefissato entro la scadenza stabilita. È quindi possibile contribuire economicamente alla causa fino alla fine dell’anno e sostenere così il recupero e la valorizzazione di questo pezzo unico della storia artistica e religiosa italiana.
