Martedì 14 ottobre, Palazzo Ricca, sede della Fondazione Banco Napoli, si appresta ad accogliere un’esperienza artistica di profonda risonanza culturale: “Odissea con Gianluigi Tosto”, un progetto VeliaTeatro ideato e diretto da Michele Murino.
L’evento, che si propone di andare oltre la mera rappresentazione teatrale, si apre con una riflessione erudita tenuta dal Professor Emanuele Stolfi, docente di Storia del diritto romano e Diritti greci, che introdurrà il pubblico all’universo omerico con una lectio magistralis incentrata su “L’enciclopedia omerica: voce, viaggio, astuzie”.
Gianluigi Tosto, interprete di una narrazione che trascende i confini tradizionali della recitazione, si configura come un moderno Ulisse, un “Acheo” contemporaneo capace di attingere alla linfa vitale del poema omerico.
La sua ricerca artistica, ormai consolidata negli ultimi anni, si concentra sull’esplorazione della potenza espressiva della parola poetica, con un’attenzione particolare alla sua musicalità intrinseca e al suo rapporto simbiotico con la musica strumentale.
L’interpretazione di Tosto si avvale della traduzione di Mario Giammarco, scelta per la sua abilità nel restituire la suggestione di un’epoca arcaica e la peculiare atmosfera di un mondo dove il reale e l’onirico si fondono indissolubilmente.
In un’epoca dominata da un immaginario visivo frammentato e dalla cultura digitale, la scelta di Tosto è quella di riscoprire la profonda efficacia del racconto orale, un antidoto alla sovrabbondanza di stimoli che spesso anestetizzano la capacità di immaginazione.
L’intento è quello di offrire al pubblico la possibilità di attivare la propria interiorità, lasciando che le parole, come scintille, accendano la fiamma della creatività individuale.
L’Odissea, a differenza dell’Iliade, si rivela un’opera di straordinaria complessità strutturale e tonale.
Il tragitto di Ulisse non è lineare; è un caleidoscopio di esperienze, un viaggio che spazia dalla furia bellica alla dolce malinconia, dalla tenerezza di un incontro alla gioia di un’accoglienza, dalla commozione di un ricordo allo stupore di fronte all’ignoto.
L’opera omerica offre un ventaglio di personaggi e situazioni che hanno plasmato l’immaginario collettivo, archetipi che risuonano ancora oggi.
La figura di Ulisse, in particolare, incarna un modello di ingegno e resilienza che lo rende sorprendentemente attuale.
Mentre l’Iliade celebra la forza bruta e l’istinto primordiale, l’Odissea pone al centro il pensiero, la riflessione strategica e la capacità di adattamento del protagonista.
Il calcolo, il ragionamento e la ponderazione delle azioni, caratteristiche distintive di Ulisse, preannunciano una nuova era, quella in cui l’intelletto e la capacità di pianificazione diventano strumenti fondamentali per affrontare le sfide del destino.