07 ottobre 2024 – 11:55
Nell’aula del Tribunale di Bari si è tenuta un’udienza cruciale, durante la quale il giudice ha deciso di prendersi del tempo prima di emettere una sentenza. L’avvocato Michele Laforgia, difensore del rinomato filologo barese Luciano Canfora, ha espresso con fermezza il principio che questioni storiche e politiche non dovrebbero essere affrontate in un contesto penale. Finalmente sembra avvicinarsi alla conclusione il caso che vede coinvolto Canfora, accusato di diffamazione aggravata nei confronti della premier Giorgia Meloni, definita nel 2022 come neonazista nell’anima. Durante l’udienza odierna, la difesa di Canfora guidata da Laforgia ha annunciato l’accettazione della remissione della querela notificata dai legali della premier lo scorso 30 settembre, insieme alla revoca della costituzione di parte civile. Il giudice ha scelto di riservarsi la decisione finale sull’esito del processo. Laforgia ha spiegato che l’accettazione della remissione era dovuta al fatto che le questioni storiche e politiche non sono adatte a essere discusse in un tribunale penale. Concludendo con saggezza, il difensore ha sottolineato che è meglio arrivare a una soluzione tardi piuttosto che mai.