La situazione geopolitica in Europa è sempre più tesa a causa delle recenti atrocità russe in Ucraina, che hanno scatenato un dibattito su chi sia veramente responsabile della guerra. Mentre alcuni attribuiscono la colpa all’invasore, ovvero Putin e la sua voglia di potere, altri sostengono che sia la libertà del popolo ucraino a essere minacciata. Questo solleva una domanda interessante: sarebbe stato giusto dare la colpa agli ungheresi per l’invasione sovietica del 1956? O ai cechi per l’oppressione subita nel 1968? O ancora ai lituani per il giro di vite del 1991? Nonostante le diversità storiche e linguistiche presenti in Europa, c’è un concetto universale che accomuna tutti: la pace non deve mai essere confusa con la resa.Le parole della presidente della Commissione Europea a Strasburgo sono state forti e dirette nei confronti di Viktor Orban e del suo governo ungherese. Il fatto che l’Ungheria abbia invitato i russi nell’Unione Europea senza ulteriori controlli ha destato preoccupazione per la sicurezza non solo nazionale ma anche a livello comunitario. Consentire alle forze di polizia cinesi di operare sul territorio significa aprire le porte all’interferenza straniera, mettendo a rischio l’intera Unione Europea.Inoltre, il governo ungherese sembra muoversi in direzione opposta al concetto di mercato unico europeo. La discriminazione delle imprese europee, le ispezioni a sorpresa e il supporto finanziario limitato stanno creando tensioni con i Paesi vicini, il cui Pil pro-capite supera quello dell’Ungheria. È evidente che una politica economica basata sull’esclusione anziché sull’integrazione non porterà benefici né alla nazione né all’Unione Europea nel suo complesso.
La tensione geopolitica in Europa: le recenti atrocità russe e le critiche alla politica ungherese.
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