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giovedì 23 Ottobre 2025

Truffa agli anziani: smantellata rete criminale tra Milano, Napoli e Salerno

Un’articolata rete criminale, specializzata in truffe ai danni di anziani, è stata smantellata a seguito di un’indagine congiunta condotta dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Locale di Milano, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Milano.
Quindici persone sono state formalmente identificate e denunciate in stato di libertà, culminando in una serie di perquisizioni coordinate nelle province di Milano, Napoli e Salerno.
L’operazione, che ha rivelato un’attività criminale continuativa, ininterrotta anche durante i periodi festivi, testimonia la professionalità e la determinazione del gruppo nel perpetrare le loro attività illecite.

L’indagine, complessa e stratificata, ha permesso di ricostruire un sistema di sfruttamento delle vulnerabilità emotive e cognitive degli anziani, basato su sofisticati schemi di truffa.

I sequestri effettuati – quaranta cellulari, cinque tablet, 15.000 euro in contanti e numerosi gioielli – suggeriscono una struttura organizzata e un volume significativo di ricavi illeciti.

I dispositivi elettronici, in particolare, rappresentano strumenti chiave per la pianificazione e l’esecuzione delle truffe, facilitando la comunicazione tra i membri della rete e la gestione dei dati delle vittime.
Un elemento cruciale dell’indagine ha portato all’identificazione di una donna di 73 anni, residente in provincia di Milano, sospettata di aver agito come intermediario logistico, ricevendo temporaneamente la refurtiva e trasportandola a Napoli.

Questo ruolo evidenzia la specializzazione delle mansioni all’interno dell’organizzazione, con individui incaricati di compiti specifici per massimizzare l’efficienza operativa.

Le indagini hanno svelato due nuclei operativi principali, localizzati in appartamenti a Napoli, che utilizzavano due schemi di truffa ricorrenti: l’abile simulazione di figure di autorità (carabinieri e avvocati) per estorcere denaro o informazioni sensibili, e la manipolazione emotiva attraverso la creazione di false relazioni familiari (nipoti e postini).
Quest’ultima tecnica si avvaleva della capacità di creare un senso di urgenza e di fiducia per spingere le vittime a compiere azioni avventate.
La mobilità geografica del gruppo criminale rappresenta un altro aspetto significativo.

Per garantire la continuità dell’attività fraudolenta, gli indagati si sono temporaneamente trasferiti in un bungalow all’interno di un villaggio turistico in provincia di Salerno, trasformando le loro vacanze in un’opportunità per proseguire le attività illecite.
Questa capacità di adattamento e la pianificazione meticolosa dimostrano un livello di sofisticazione che rende l’organizzazione particolarmente difficile da contrastare.

L’indagine continua a svilupparsi, con l’obiettivo di identificare ulteriori complici e ricostruire la catena di finanziamento dell’organizzazione criminale, al fine di proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione e restituire un senso di sicurezza alla comunità.

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