martedì 14 Ottobre 2025
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Pietra di Scarto: inclusione lavorativa e rigenerazione a Cerignola

La cooperativa sociale Pietra di Scarto, un esempio emblematico di rigenerazione sociale e territoriale a Cerignola (Foggia), rafforza il suo impegno verso l’inclusione lavorativa di persone con disturbi dello spettro autistico (ASD).
Grazie a un progetto finanziato con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la cooperativa ha recentemente accolto Gina, 28 anni, e Domenico, 22 anni, ampliando a quattro il numero di collaboratori con ASD all’interno del proprio organico.

Un quinto giovane è in procinto di unirsi al team nelle prossime settimane, testimoniando un approccio proattivo e lungimirante nella gestione delle risorse umane.

Pietra di Scarto, nata nel 1996 su un terreno precedentemente confiscato alla criminalità organizzata, incarna una profonda trasformazione: da luogo di illegalità a motore di sviluppo sociale ed economico sostenibile.

La cooperativa non si limita a offrire opportunità lavorative, ma promuove un percorso di crescita personale e professionale per individui che spesso incontrano barriere significative nell’accesso al mercato del lavoro.

Il tirocinio formativo, strutturato su 12 ore settimanali distribuite in tre giornate, rappresenta un’opportunità per acquisire competenze pratiche e sviluppare abilità sociali, fondamentali per l’autonomia e l’integrazione.

Attualmente, Gina e Domenico supportano le attività di etichettatura e stoccaggio delle paste di pomodoro, l’imbottigliamento dei pomodorini e delle olive, destinati a mercati in tutta Italia.

Questa fase iniziale si prefigge di fornire un ambiente di lavoro strutturato e prevedibile, elementi cruciali per la gestione dei bisogni specifici delle persone con ASD.
L’esperienza di Gina, che esprime soddisfazione per questa prima opportunità lavorativa, sottolinea l’importanza di percorsi formativi personalizzati e orientati alla valorizzazione dei talenti individuali.
Il progetto di Pietra di Scarto va oltre la semplice esecuzione di mansioni ripetitive.

L’inclusione lavorativa rappresenta un investimento nel capitale umano, un modo per contrastare l’esclusione sociale e favorire l’autodeterminazione.

La collaborazione con Raffaele e Paolo, già membri del team, crea un ambiente di supporto reciproco e di apprendimento collettivo.
L’imminente partecipazione alla raccolta delle olive della pregiata varietà ‘la bella di Cerignola’ e l’eventuale coinvolgimento nel confezionamento dei pacchi natalizi testimoniano l’intenzione di ampliare le responsabilità e le competenze dei collaboratori, aprendo la strada a nuove opportunità di crescita professionale.
L’iniziativa si pone come modello replicabile, dimostrando come l’innovazione sociale e l’economia possano coesistere per creare un futuro più equo e inclusivo.

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