mercoledì 15 Ottobre 2025
18.4 C
Comune di Bari

Crisi idrica: rischio recessione globale e il ruolo di One Water

La crescente scarsità idrica, fenomeno che trascende le mere statistiche per configurarsi come una minaccia sistemica per l’economia globale, si proietta con scenari allarmanti per il futuro.

Le proiezioni, illustrate durante la Water Cairo Week da Marco Rago, vicepresidente di One Water, dipingono un quadro di recessione economica significativa: le nazioni sviluppate potrebbero registrare una contrazione del Prodotto Interno Lordo dell’8% entro la metà del secolo, mentre le economie meno sviluppate, particolarmente vulnerabili, si confrontano con perdite potenzialmente ancora più devastanti, oscillanti tra il 10% e il 15%.
Questo declino non è semplicemente numerico; rappresenta un azzeramento di opportunità, un freno allo sviluppo e un potenziale innesco di instabilità sociale e politica.
Il progetto One Water, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, emerge come un tentativo proattivo per affrontare questa sfida complessa.
Guidato dal direttore generale Emilio Ciarlo e supportato dal Ciheam di Bari sotto la direzione di Bigio Di Terlizzi, il progetto si è focalizzato sulla creazione di una piattaforma collaborativa transfrontaliera.
Questo network, un vero e proprio ecosistema di attori diversificati – enti pubblici, imprese private, istituzioni accademiche e organizzazioni della società civile – ha promosso un dialogo costruttivo e lo scambio di soluzioni innovative per la gestione sostenibile delle risorse idriche.

L’iniziativa non si è limitata alla mera discussione teorica.
Il suo valore aggiunto risiede nel coinvolgimento attivo e continuo delle parti interessate in ogni fase del processo, garantendo che le soluzioni proposte siano pragmatiche, realistiche e adattate alle specifiche esigenze dei contesti locali.
Il rafforzamento dei legami tra i Paesi e la partecipazione a forum istituzionali ha permesso a One Water di affermarsi come un punto di riferimento essenziale nella governance idrica dell’area euromediterranea, un vero e proprio hub per la cooperazione.

Attraverso un ciclo di quattro incontri regionali, missioni istituzionali mirate e quattro tavoli di lavoro tematici, il progetto ha generato una mappatura dettagliata delle politiche, delle normative e delle pratiche di governance in ben diciassette Paesi partner, estendendosi geograficamente dalla Mauritania ai Balcani, passando per Algeria, Marocco, Egitto, Tunisia, Libano e Giordania.
Questa analisi approfondita, frutto del contributo di un centinaio di esperti – responsabili politici, manager e ricercatori – ha consentito di identificare le criticità, le lacune e le opportunità di miglioramento nella gestione delle risorse idriche, fornendo una base solida per lo sviluppo di strategie di adattamento e mitigazione.

La sfida cruciale, ora, è trasformare le conoscenze acquisite in azioni concrete, promuovendo un cambiamento di paradigma nella gestione delle risorse idriche, che integri una visione olistica, attenta non solo all’approvvigionamento idrico, ma anche alla tutela degli ecosistemi, alla promozione di pratiche agricole sostenibili e alla sensibilizzazione della popolazione.
Solo un approccio integrato e collaborativo potrà garantire un futuro resiliente e prospero per l’area euromediterranea, un futuro in cui l’acqua non sia fonte di conflitto, ma bensì un motore di sviluppo e di cooperazione.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -