13 ottobre 2024 – 10:45
Emirijon Margjni, il criminale responsabile dell’omicidio dell’architetto Roberto Mottura, avvenuto con un colpo di pistola nella notte tra l’8 e il 9 giugno 2021 nella sua residenza di Piossasco, è stato condannato a scontare 30 anni di reclusione. Questa decisione è stata presa dalle motivazioni della Corte d’Assise d’Appello il 10 luglio, che ha ribaltato la sentenza di ergastolo emessa in primo grado per l’imputato principale e ha inflitto 16 anni a Mergim Lazri, accusato di complicità per aver agito come palo durante la rapina pianificata quella stessa notte. Al momento, sembra che sia svanita la possibilità per Margjni di ottenere ulteriori riduzioni di pena come suggerito dai suoi difensori, che avevano ipotizzato un’accettazione del rito abbreviato con una conseguente condanna più leggera grazie a uno sconto del terzo della pena. Il difensore ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso in Cassazione per richiedere un riesame della situazione. Inizialmente, la Corte d’Assise aveva emesso l’ergastolo per l’omicida basandosi sul collegamento tra la rapina alla residenza dove i due malviventi si erano armati e il colpo fatale all’architetto. Tuttavia, secondo i giudici d’appello, non vi era una vera intenzione di rapinare armati poiché le armi erano state portate solo per scopi difensivi in caso di necessità durante un furto. La tragedia si consumò quando la moglie della vittima sorprese i ladri al piano terra e uno dei malviventi le intimò di non gridare. L’architetto fu ucciso da un singolo proiettile sparato mentre giaceva a terra in una posizione non minacciosa. Secondo gli inquirenti, potrebbe essere stato coinvolto anche un terzo individuo nel tentativo fallito del colpo mortale, ma tale persona non è mai stata identificata. L’arma utilizzata faceva parte del bottino proveniente da un’altra rapina commessa poco prima a Roletto: dalla villa di un imprenditore erano stati rubati un fucile e una pistola calibro 22. Anche in questo caso le indagini portarono direttamente a Margjni attraverso le tracce telefoniche raccolte.
