Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, noto come il Pentagono, ha recentemente comunicato la decisione di dispiegare il sistema avanzato di difesa missilistica THAAD in Israele come misura preventiva contro possibili minacce provenienti dall’Iran. Questa mossa rappresenta un ulteriore passo nella complessa geopolitica della regione del Medio Oriente, dove le tensioni tra diverse potenze regionali continuano a creare un clima di incertezza e instabilità. Il THAAD, acronimo di Terminal High Altitude Area Defense, è progettato per intercettare e distruggere missili balistici a corto, medio e lungo raggio durante la loro fase terminale di volo. La decisione degli Stati Uniti di schierare questo sistema in Israele sottolinea l’importanza strategica della regione e la determinazione a proteggere gli alleati chiave nella zona da potenziali minacce esterne. Tuttavia, questa mossa potrebbe anche alimentare ulteriormente le tensioni già esistenti tra Israele e l’Iran, due attori con posizioni contrastanti su vari dossier regionali. Resta da vedere come reagiranno le altre potenze regionali alla presenza del THAAD in Israele e se questa decisione avrà un impatto significativo sullo squilibrio di potere nella regione.
Il Pentagono schiera il sistema THAAD in Israele: tensioni e incertezza nel Medio Oriente
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