Il film “Parthenope” di Paolo Sorrentino è un’opera che esplora la lunghezza e l’ampiezza della vita, rivelando che il colpo di scena più grande è proprio la vita stessa. Attraverso una narrazione che celebra la bellezza degli anni trascorsi senza rimpianti o malinconie, il regista ci invita a stupirci del futuro in ogni fase dell’esistenza. Durante la sua partecipazione al programma televisivo condotto da Fabio Fazio, Sorrentino ha sottolineato come il film sia permeato da suggestioni autobiografiche, con la protagonista che diventa antropologa in un chiaro parallelismo con il suo stesso lavoro di osservare e reinterpretare la realtà attraverso la fantasia.Napoli emerge come vero protagonista del film, rappresentando un laboratorio vivente di varietà umana e mistero nello sfondo delle sue strade. Sorrentino rivela di avere un legame profondo e contraddittorio con la città partenopea, definendola un luogo capace di conservare segreti e aspetti oscuri dietro una maschera affascinante. Rispondendo alla domanda sulla centralità del cinema nell’odierno panorama culturale, il regista evidenzia come l’impatto emotivo del cinema rimanga immutato nel tempo, offrendo al pubblico esperienze sensoriali uniche e capaci di influenzare le prospettive sul mondo.Sorrentino ammette che sarebbe entusiasta all’idea di dirigere un film della saga di James Bond, anche se riconosce che questo rimarrà probabilmente solo un desiderio irrealizzato. Infine, durante la trasmissione televisiva sono stati fatti divertenti riferimenti al mondo del calcio, con ospiti illustri come Guardiola e Baggio che hanno scatenato risate tra gli spettatori. Il cast eccezionale di “Parthenope” include talenti del calibro di Isabella Ferrari, Gary Oldman, Silvio Orlando, Luisa Ranieri e Stefania Sandrelli, confermando l’eccellenza artistica che caratterizza il lavoro cinematografico di Sorrentino.
“Parthenope” di Paolo Sorrentino: un’ode alla vita e al mistero di Napoli.
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