13 ottobre 2024 – 17:45
La mattina si è aperta con l’arrivo di cinquanta persone, puntuali alle 8, davanti ai tre ingressi del prestigioso Teatro San Giuseppe, situato tra via Andrea Doria e via dei Mille. In quel luogo era in programma il convegno FederVita Piemonte, dedicato al tema “Per una vera tutela sociale della maternità”, che avrebbe dovuto svolgersi dalle 9 alle 17. Tra i relatori annunciati spiccavano nomi di rilievo come Mario Adinolfi, noto giornalista e fondatore del Popolo della Famiglia, l’assessore regionale alle Politiche Sociali Maurizio Marrone FdI e monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo emerito di Ascoli Piceno.Tuttavia, a sorpresa sia Adinolfi che Marrone non hanno presenziato fisicamente all’evento: il primo ha comunque inviato un videomessaggio agli intervenuti. La protesta è stata promossa dal collettivo Non Una Di Meno Torino, che ha denunciato il predominio maschile nel voler decidere sulle questioni legate alla maternità e ha manifestato contrarietà al fatto che l’incontro si tenesse nella loro città.Nonostante le contestazioni iniziali che hanno causato un ritardo di due ore, il convegno è poi partito regolarmente. Il vescovo Giovanni d’Ercole è stato il primo a prendere la parola, sottolineando l’importanza del rispetto reciproco anche nei confronti di coloro che difendono il diritto all’aborto e invitando al dialogo costruttivo.Alcuni sostenitori dell’associazione Pro Vita sono rimasti fuori dall’edificio ma hanno atteso pazientemente pregando per esprimere la propria posizione contro l’aborto come soluzione e a favore della prevenzione anziché della cura successiva al dramma.Successivamente, i manifestanti hanno dato vita a un corteo spontaneo lungo via Dei Mille fino a piazzale Valdo Fusi dove si sono dispersi. Hanno deciso di organizzare un incontro con il presidente della Regione Alberto Cirio per discutere riguardo alla stanza dell’ascolto e portare avanti le proprie istanze in modo pacifico e costruttivo.