13 ottobre 2024 – 13:45
La marcia del movimento NoTav si è snodata dalla stazione ferroviaria di Susa verso le vie del centro, a distanza di cinque giorni dallo sgombero del presidio di San Giuliano. Le operazioni di esproprio del terreno ad opera di Telt proseguiranno fino a martedì prossimo. Oltre mille persone hanno manifestato per chiedere l’immediata riapertura al transito del tratto della Statale 25 tra Susa e la frazione San Giuliano, in direzione Bussoleno. Recentemente sono state rimosse alcune barriere newjersey poste sulla carreggiata e lungo la Strada del Moncenisio a protezione del terreno sgomberato, rendendo nuovamente percorribile la Statale almeno di giorno dalle 7 alle 22.Il movimento valsusino ha organizzato la marcia odierna non solo per questo obiettivo pratico, ma anche per sensibilizzare la popolazione sui disagi che il territorio vivrà nei prossimi sei anni di cantiere. La marcia è stata pacifica e informativa, con un percorso che si è svolto tra la stazione, corso Inghilterra e via Mazzini, per poi fare ritorno in piazza della Repubblica per l’assembramento finale.È stato fondamentale evitare deviazioni o incursioni nell’area dove sorge il presidio, poiché ciò avrebbe potuto causare nuovi scontri tra attivisti e forze dell’ordine. Una situazione simile avrebbe riportato la città nell’incubo iniziato lunedì notte, con il fumo dei lacrimogeni nei giardini delle abitazioni di San Giuliano e una pesante militarizzazione della zona: camionette, uomini in tenuta antisommossa e recinzioni alte tre-quattro metri con filo spinato a delimitare il tratto della Valle.