26 marzo 2024 – 14:30
Negli ultimi anni, l’esplorazione spaziale ha portato con sé un’inedita sfida: come garantire pasti di qualità agli astronauti in missione nello spazio. È stato l’astronauta Paolo Nespoli il primo a sperimentare la pasta e peperoni nello spazio nel 2007 a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), seguito da Roberto Vittori che, nel 2011 con l’ultima missione dello Shuttle Endeavour, ha introdotto prelibatezze gastronomiche made in Bari.Successivamente è stata la volta di Luca Parmitano, che nel 2013 ha portato nella Soyuz piatti tipici siciliani come orzo alla norma e cous cous con caponata. Queste missioni hanno visto protagonisti diversi astronauti ma un marchio è rimasto costante: Tiberino, un’azienda storica fondata nel lontano 1888 e gestita dalla Sudalimenta Srl, un’impresa familiare composta da soli 12 dipendenti diretti con ricavi per un milione di euro nell’ultimo bilancio.Tiberino si è specializzata nella produzione di primi essiccati e privi di conservanti, promettendo di rivoluzionare il modo in cui gli astronauti si nutrono nello spazio. Ma non solo: anche le future colonie lunari potranno beneficiare della qualità e della varietà dei pasti offerti da questa azienda innovativa.