04 aprile 2024 – 13:45
Ottant’anni fa, il 18 ottobre del 1943, un tragico evento si consumò al binario 1 della stazione di Roma Tiburtina. Più di mille ebrei vennero deportati verso l’inferno di Birkenau, un destino crudele che solo sedici di loro riuscirono a sfuggire. Quindici uomini e una donna tornarono a casa, ma nessun bambino ebbe la possibilità di farlo. Oggi, su quel binario carico di storia e dolore, è stata eretta un’installazione multimediale che racconta attraverso le testimonianze dei sopravvissuti quei giorni terribili della Shoah e il rastrellamento degli ebrei romani.Questo luogo diventa così un simbolo della memoria e della resistenza contro l’oblio, una testimonianza tangibile dell’orrore vissuto da tante persone innocenti. Dopo Milano Centrale, anche Roma ha il suo “binario della Memoria”, un monito costante affinché non ci dimentichiamo mai delle atrocità del passato. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha sottolineato l’importanza di queste iniziative nel preservare la memoria collettiva e nell’onorare le vittime del nazismo.Il binario diventa così un simbolo carico di significato, un richiamo alla responsabilità individuale e collettiva nel ricordare le tragedie del passato per evitare che si ripetano in futuro. Attraverso la voce dei sopravvissuti e le testimonianze dirette, siamo chiamati ad essere testimoni attivi della storia e a trasmettere alle generazioni future il valore fondamentale della memoria come strumento per costruire un mondo migliore basato sulla tolleranza e sul rispetto reciproco.